Istituzioni di musica teorico-pratica di d. Antonio Rocchi prete padovano. Della teoria matematica, libro primo del genere diatonico. Speculativus musicus erit, qui ratione ducente canendi scientiam non servitio operis sed imperio speculationis assumpsit
- Natura dell'opera: trattato musicale di autore italianoTipologia: testo a stampa; Venezia : Stamperia Albrizziana, 1777
- Localizzazione presa in esame: Bologna, Museo internazionale e Biblioteca della musica (I Bc) K.96
Nell'antiporta, a sinistra, annotazioni mss. con scrittura (settecentesca?), con rimandi a pp. del testo e calcoli sulle proporzioni.
p.[2] citazione dalla lettera di Apollonio da Perge (262-180 a.C.) ad Eudemo da Rodi nell'inviargli i Libri Conicorum [sic]: «At vero bis omnibus editis, licet unicuique, qui in ea legendo inciderit, ex animi sui sententia judicare».
pp. 3-10 Fregio decorativo di frutta, «Al leggitore». Si citano i mss. di tre trattati scritti dall'autore ma non stampati per mancanza di disponibilità economica, e per la stessa ragione si annuncia l'uscita del solo primo libro del suo ms di musica anche senza tavole. I trattati rimasti mss. sono:
Elementi geometrico-fisico-meccanici applicati all'architettura civile a fine di ridurla una scienza [...]; Istituzioni teorico-pratiche d'ottica, e di prospettiva [...]; Trattato delle sezioni coniche, in otto libri: di questo è stampato un prodromo dal Penada, Padova 1756, col titolo «Antonii Rocchi sectionum conicarum nova methodo expositarum specimen; de proportionum compositione syntagma; & quaedam aliae proportiones». Si cita un'aggiunta stampata sempre in Padova presso i Fratelli Conzatti, 1765, dal titolo «De curvarum conicarum dimensionibus: sive de earum quadratura, & rectificatione; nec non d solidorumk ex iis genitorum cubatura, atque superficierum complanatione».
pp. 11-20 fregio di fiori e conchiglia, Prefazione.
p.11: citazione dall'Artusi a proposito del tono «che per la sua formazione e divisione non ritrovasi alcun altro intervallo che più abbia travagliata la mente de' Filosofi, e de' Musici antichi e moderni di questo»
p.12: citazione da Kircher: «magna inter Auctores nullo non tempore de divisione Toni fuit controversia, nec quisquam adhuc inventus est, qui litem deciderit».
p.14: si cita il Trattato delle proporzioni di Marco Meibom (Meibomio) 0171uomo tanto conoscitor della musica greca, e tanto benemerito pe' suoi studi della repubblica letteraria, per istabilir la teoria e la pratica della Musica da sè ideata scrisse contro i Matematici il suo Trattato delle Proporzioni, il quale se contenesse intera verità, oltreché rovescierebbe da fondamenti tutte le Matematiche, renderebbe ancor impossibile
da stabilirsi questa stessa Scienza, o Arte della Musica, per cui egli l'ha scritto».
p.14-16: si descrive la fase preparatoria di questa prima parte di un più vasto progetto di trattato, in particolare gli studi di contrappunto compiuti sotto la guida di Tartini e i vari colloqui.
p.16: si annuncia il piano dell'opera: il primo libro, l'unico pubblicato, tratta del Genere Diatonico; il secondo del genere cromatico; il terzo del genere enarmonico.
p. 17: «Il mio principal fine è stato quello di formar un corso d'istituzioni di musica teorico-pratica esposto col metodo matematico».
pp.18-19: sul genere enarmonico di cui l'autore ha udito esempi da «alcun valente musico cantore», auspicando «ritovandosi qualche clavicembalo colla tastatura meccanicamente divisa in quarti di tuono, questo potrebb'esser un qualche mezzo ed aiuto».
p.60: citazione dalla traduzione dell'Introduzione alla musica di Euclide fatta dal Meibom (Antiquae musicae auctores septem, Amsterdam 1652): «Tonus quatuor modis dicitur; nam et pro sono usurpatur, et pro intervallo, et pro vocis loco, et pro intenzione».
Cfr. Gaspari, p. 248. Nella prefazione notizie sull'autore, «prete padovano»